Torta-inkedin-indagine-paris-bold
Blog, Comunicazione, Marketing legale, Web

L’avvocato “digitale”: mini guida sull’utilizzo di LinkedIn

logo-linkedin-marketing-legale
Tra i social media che si dimostrano particolarmente adatti ai professionisti, anche a quelli del settore legale, un posto d’onore va sicuramente assegnato a LinkedIn.

L’uso consapevole di questo social è di grande importanza per la comunicazione dell’avvocato sui social network.

Linkedin vs Facebook

Nonostante il social network preferito dagli italiani resti Facebook con 29 milioni di utenti, LinkedIn, con i suoi 14 milioni di utenti, si attesta come il più grande strumento digitale al servizio dei professionisti (qui le ultime statistiche sull’uso dei social media nel nostro Paese).

Questo canale social è certamente il più adatto per creare un collegamento non solo con potenziali clienti ma anche (e forse soprattutto), con altri esperti del settore tra cui colleghi, concorrenti e professionalità affini e complementari.

Con i suoi 200 milioni di iscritti in tutto il mondo, LinkedIn gode di una reputazione consolidata anche tra gli avvocati, che ancora tendono a mostrare una certa diffidenza verso gli altri canali di comunicazione online.

Pochi avvocati!

Da un’indagine condotta da Paris and Bold risulta che il 50% degli avvocati intervistati è presente su LinkedIn con una pagina professionale di studio mentre il 21,9% si avvale, per la propria comunicazione social, solamente del proprio profilo personale.

Il 28,1% degli avvocati intervistati dichiara di non essere invece presente su LinkedIn in alcun modo, un dato che sorprende particolarmente, se si considera che quando un potenziale cliente ricerca il nome di un avvocato su internet, certi contenuti di LinkedIn compaiono nelle prime posizioni tra i risultati del motore di ricerca.

torta_didascalia_survey_P&B

Trovi qui i risultati dell’indagine

Considerando che si tratta di visibilità a costo zero, l’utilizzo di LinkedIn in maniera appropriata può rappresentare un vero e proprio investimento per avvocati e studi legali, sia di piccole che di medio-grandi dimensioni; un investimento in tempo e attenzione, evidentemente, che però ripaga ampiamente, anche e soprattutto perché consente di essere presenti là dove non ci sono moltissimi concorrenti.

L’avvocato social

LinkedIn costituisce a ragione un primo passo, peraltro low cost, in termini di tempo e denaro, nella comunicazione on-line dello studio legale. Tuttavia, un social media non vale l’altro. Per utilizzare correttamente questi canali bisogna considerare gli aspetti peculiari di ciascuno di essi.

Chi è abituato alla comunicazione su diversi social media e decide di approdare su LinkedIn deve tenere a mente le sue specificità.

Occorre conoscere a fondo regole e potenzialità fornite dagli algoritmi che governano ciascun canale di comunicazione digitale che si sceglie di utilizzare.

Per ottenere il massimo vantaggio dall’uso di questo social network bisogna in primo luogo essere costanti nella condivisione di contenuti ma anche partecipare.

Essere attivi alle discussioni, costruire e coltivare le proprie reti professionali è utile quanto lo sarebbe negli incontri lavorativi nella vita reale.

I primi passi

Gli step iniziali da compiere su LinkedIn per sfruttarne appieno le potenzialità e non incappare nei più comuni errori sono i seguenti:

  • invitare i propri contatti professionali a connettersi alla propria rete.  Le relazioni professionali sono un indicatore della reputazione di un professionista e questo vale anche e soprattutto online.
  • Personalizzare gli inviti (per inviare un messaggio personalizzato nel contenuto è sufficiente, ad esempio, ricordare alla persona invitata in quale occasione ci si è conosciuti o perché si considera importante creare il contatto).
  • Personalizzare l’indirizzo URL della pagina, con il nome del professionista e/o dello studio legale.
  • Registrarsi a gruppi di interesse per ricevere aggiornamenti inerenti agli specifici settori di competenza.
  • Partecipare con pubblicazioni dedicate a questi gruppi di interesse.
  • Mantenere il profilo periodicamente aggiornato mettendo in risalto le proprie competenze in modo che siano immediatamente chiare ai potenziali clienti.
  • Segnalare eventi utili e rilevanti come convegni, seminari, concorsi, corsi di aggiornamento, in primo luogo se ne siete gli organizzatori o se partecipate come relatori.
  • Utilizzare le funzionalità di ricerca per mettersi in contatto con più professionisti del settore per esempio utilizzando Sales Navigator).
  • Inserire allegati come presentazioni e immagini, che diano un’idea più chiara dell’attività svolta.
  • Creare contenuti di impatto con l’inserimento di immagini che rispondano all’approccio comunicativo dello studio e che accompagnino il testo.
  • Utilizzare lo strumento delle discussioni per condividere informazioni, mettere la nostra esperienza a disposizione dei partecipanti e imparare dalle esperienze degli altri.
  • Condividere feedback di altri professionisti che avvalorino le competenze.

Naturalmente tutte queste attività richiedono tempo e impegno. Vanno però inquadrate nell’ottica di un investimento per migliorare le relazioni sociali e la comunicazione professionale, che darà risultati tangibili e quindi lo sforzo non sarà vano.