Podcast, Blog, Comunicazione, Marketing legale, Strategia

Decima puntata del podcast di marketing legale

Il piano editoriale

Forse non se ne ha ancora piena consapevolezza, ma il piano editoriale è indispensabile. Non si può procedere con passo sicuro e farsi strada nel complesso mondo del mercato legale se non hai una strategia e una pianificazione precisa ed efficace degli interventi di comunicazione da intraprendere.

Il Piano Editoriale è la mappa, la traccia, il programma di lavoro che bisogna avere in mente prima di cominciare ad occuparsi della comunicazione dello studio legale.

Come farsi notare in rete (e anche offline)? Come rafforzare la propria reputazione? Elaborando una strategia a 360°, che sia in grado di raggiungere i clienti in modo efficace, e questa strategia è detta piano editoriale.

L’elaborazione di un piano editoriale permette al professionista o allo studio legale di produrre e diffondere contenuti capaci di attirare la propria clientela target.

Questa attività di regia comunicativa si sostanzia in 4 step principali:

1. Identifica il tuo target

2. Scegli i canali di diffusione più efficaci

3. Crea degli ottimi contenuti

4. Pianifica il tuo calendario delle pubblicazioni

 

Per saperne di più:

Scarica il file in formato .mp3

Ascolta la puntata

Leggi la trascrizione della puntata

Benvenuti alla decima puntata, ultima di questo ciclo di podcast di marketing legale.
Oggi parliamo del Piano Editoriale per la comunicazione dell’avvocato e dello studio legale.

Questo argomento, in effetti, avrebbe dovuto essere trattato a monte di tutti gli altri che abbiamo affrontato in queste puntate, perché il Piano Editoriale è la mappa, la traccia, il programma di lavoro che bisogna avere in mente prima di cominciare ad occuparsi della comunicazione dello studio legale.

Tuttavia, credo sia più chiaro adesso, perché bisogna avere questo piano, proprio perché tutte le attività che comporta l’affrontare in maniera sistematica e consapevole la comunicazione del proprio studio o della propria attività  per l’avvocato che lavora da solo, e rappresenta in qualche modo il brand di sé stesso, vanno intese come parte essenziale di questo stesso lavoro.

La prima riflessione da compiere è quella sul target della comunicazione, sull’obiettivo che intende raggiungere e colpire.

Ne abbiamo parlato per indirizzare la scelta degli strumenti giusti tra i diversi social network, ma in questo senso, cioè nella predisposizione del Piano Editoriale, il target è da intendersi, più che altro, come obiettivo intrinseco.

La domanda da porsi è: «Cosa voglio dire? Qual è l’obiettivo della mia comunicazione, in termine di messaggio? Voglio affermare che il mio studio legale competente in questa materia, in quest’altra materia, in questo settore specifico, coperto da numerose materie intese come aree del diritto?»

Questa è la domanda a cui bisogna rispondere quando si affronta per la prima volta la pianificazione delle attività di comunicazione, la stesura cioè, del Piano Editoriale.

Con un po’ più di consapevolezza sugli strumenti che spero di avervi fornito con le altre conversazioni di questo podcast, sarà più semplice identificare per ogni singolo intervento i canali attraverso i quali l’attività di comunicazione dovrà esplicarsi per raggiungere quell’obiettivo intrinseco che sta a monte appunto del Piano Editoriale.

Il Piano poi, si sviluppa semplicemente come un calendario, e cioè come la pianificazione, la programmazione, di una serie di interventi da postarsi sul sito, da condividere sui social, da rimandare e distribuire attraverso la newsletter e da far rimbalzare anche sul profilo di GoogleMyBusiness.

Se questa attività viene compiuta correttamente, con gli intervalli di tempo giusti, con tutta l’attenzione prestata alle parole chiave alla scelta del tono di voce, se è accompagnata con immagini taggate, predisposte anche nel taglio e nella dimensione per essere ottimizzate nella loro visualizzazione on-line, la comunicazione avrà, oltre che l’effetto reputazionale diretto nei confronti di chi la leggerà, anche l’effetto indiretto di lasciare traccia di sé sui motori di ricerca e quindi di consentire a chi non sa che sta cercando proprio quell’avvocato, quel professionista, con quella specifica competenza, di trovarlo.

Un vecchio trucco del mestiere per rendere il proprio calendario editoriale efficace è quello di immaginare almeno sette titoli di interventi, intesi come post, puntate di podcast, video, articoli di approfondimento e di metterli nella successione lungo una scala temporale ideale per poter essere pubblicati e condivisi.

La cosa migliore è dedicare tutto il tempo necessario e costruirli tutti e sette contemporaneamente, o meglio, senza soluzione di continuità e prima di cominciare a pubblicarli per poter avere, come dire, degli evergreen sempre pronti nel cassetto ideale, da postare anche quando non si ha tempo per scrivere o dedicarsi alla propria comunicazione.

I sette pezzi facili potranno essere iscritti in un weekend di pioggia, ad esempio e poi predisposti al momento della pubblicazione in bozza per poter essere resi pubblici all’ultimo istante, così da essere efficaci, da non far trascorrere troppo tempo tra un intervento e l’altro e da rispettare appunto la cronologia del proprio piano editoriale.

Spero davvero che questi miei piccoli consigli vi possano essere utili.
Vi prego di continuare a seguirmi.

Ci occuperemo nel prossimo ciclo di materie più strategiche rispetto al marketing dello studio: pianificazione, di organizzazione e di strategia, per poter indirizzare l’attività dello studio in maniera più efficace al mercato.

Grazie dell’ascolto.