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Tenere il blog dello studio legale, un impegno che gli avvocati non amano

Con pochissime eccezioni, gli avvocati non amano tenere il blog dello studio legale, è un dato di fatto. A giudicare dalla media dei risultati dei blog di studio legale, peraltro, sembra che quando lo fanno non ottengano grandi risultati di pubblico. Come si può migliorare e trasformare una fatica in un vantaggio per lo studio?

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di Paola Parigi


Chi legge il blog dello studio legale?

Una recente ricerca statunitense ha confermato che solo il 7% dei blog di studi legali viene letto da altri avvocati il che conferma che nella qualità della scrittura, almeno per la fruizione su internet, molti avvocati abbiano ampi margini di miglioramento.

In linea di massima, il blog dello studio legale si rivolge al target di clientela dello studio, imprese e imprenditori, se lo studio si occupa di diritto del business, privati cittadini se si occupa di diritto delle persone. In effetti, il blog dello studio legale non si rivolge normalmente ad altri avvocati, se non marginalmente, quando cioé i contenuti specialistici che vi si trovano vengono cercati e tornano utili ai colleghi meno esperti di quel dato settore.

La qualità dei contenuti prodotti per un blog dipende moltissimo dalla tecnica di scrittura, che è totalmente diversa da quella appresa ed esercitata nella studio e durante la pratica legale.

Oltre all’applicazione costante, che è assolutamente necessaria a garantire successo al sito/ blog dello studio legale, l’esercizio che molti avvocati trovano difficoltoso è infatti lo scrivere in un modo diverso, più piano e sintetico, diretto e semplice, in modo che le persone leggano, assimilino e ricordino le informazioni.

Chi scrive il blog dello studio legale?

Una buona parte del lavoro del consulente di marketing consiste nell’aiutare gli avvocati a migliorare la qualità dei contenuti tanto da un punto di vista della qualità della lingua, semplificandoli e schematizzandoli, quanto dal punto di vista della efficacia nel generare visite al sito di studio.

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Le regole degli algoritmi impongono infatti di tenere conto di alcuni parametri per consentire ai testi (e non solo, ma anche ai video, ai file audio e alle immagini), di ottenere il massimo della visibilità sui motori di ricerca.

Questa operazione, unita alla qualità intrinseca dei contenuti generati per il blog dello studio legale, consentono di migliorarne la reputazione sul web e, nel medio periodo, di generare contatti utili allo sviluppo della clientela.

Un valido aiuto allo studio che vuole dedicarsi alla cura dei contenuti del blog è innanzitutto la stesura del piano editoriale.

Un buon consulente suggerisce tecniche ed escamotage per non restare mai a corto di argomenti, scrivere con efficacia per ottenere alcuni effetti, tutti importanti, quali:

  • cadenzare le uscite in modo che il blog sia sempre aggiornato;
  • toccare gli argomenti legati all’attività dello studio;
  • seguire i trend di attualità, ma anche
  • scovare temi verticali o punti di vista particolari non inflazionati sui media;
  • produrre un numero sufficiente di contenuti di ogni tipo (testi, video, audio), per ottimizzare l’indicizzazione sui motori di ricerca;
  • indirizzare la comunicazione nella giusta direzione per costruire o confermare la reputazione dello studio e dell’autore.

Non basta sapere e non basta scrivere

A volte l’aiuto del consulente si limita alla fase di programmazione (piano/calendario editoriale), al copywriting, attraverso la revisione delle bozze per la semplificazione del linguaggio e l’ottimizzazione SEO (search engine optimization) e alla effettiva pubblicazione del post sul blog dello studio legale.

A questa fase infatti è deputata la cura di altri non trascurabili dettagli, come

  • la scelta, il taglio e l’ottimizzazione delle immagini poste a corredo del contenuto;
  • la predisposizione di snippet e anteprime per la condivisione sui social network;
  • la programmazione della pubblicazione in date e orari consoni;
  • la categorizzazione e la scelta dei tag corretti;
  • la raccolta dei contenuti coerenti e la predisposizione di template per l’invio di newsletter allo scopo di aumentare il numero dei lettori del blog dello studio legale.

Il tempo è denaro

Il  tempo dedicato dall’avvocato alla scrittura di articoli può diminuire del 70%, rispetto a quello che dovrebbe dedicare se facesse tutto da solo. La percentuale di visite al sito deve invece incrementarsi costantemente.

Ogni visita ad un post si può tradurre in una visita al sito. La percentuale di coloro che arrivano da un motore di ricerca perché seguono una parola chiave di loro interesse e si fermano a visitare il resto del sito è tracciabile e misurabile e un altro compito del consulente è quello di aggiornare lo studio con la reportistica che consente di comprendere se e quanto la strategia di creazione di contenuti sta andando nella giusta direzione.

I risultati si misurano in termini di ROI e il tasso di successo dimostra che quello che normalmente è considerato un problema si trasforma in una risorsa.

Un consulente attento e preparato, tanto sotto il profilo del linguaggio legale, tanto sotto quello della scrittura per internet e la SEO, consente di trasformare in contatti e clienti quella che è comunemente considerata una fatica inutile.

Il vantaggi della cura del blog per gli avvocati e della esternalizzazione della comunicazione dello studio sono descritti anche in questi articoli:


Per approfondire questi contenuti e le modalità pratiche di realizzazione della consulenza di comunicazione per lo studio legale, non esitate a contattarci